Il Maestro Organista Massimo Borassi interpreta alcuni Preludi alle Corali di Johann Sebastian Bach
O Mensch, bewein' dein' Sunde gross BWV 622
“O uomo piangi il tuo grave peccato” è tratto dall’ Orgelbüclhein (Piccolo libro d’Organo) ed è basato sul mistero della Passione narrata dagli evangelisti. La forma è quella del “corale ornato” ossia la melodia originale affidata al soprano è abbellita e diminuita con figurazioni melodiche. L’intima cantabilità del brano è una profonda meditazione del sacrificio perpetuato il venerdì Santo. Struggenti i cromatismi finali in un “Adagissimo” indicato dallo stesso compositore, quasi a sottolineare la “sospensione sulla croce”.
Christ lag in Todesbanden BWV 625
“Cristo giaceva nelle fasce della morte” è sempre tratto dalla precedente raccolta.
Qui assaporiamo l’esplosione trionfale della resurrezione: il rotolare della pietra del sepolcro è reso dalle figurazioni in catabasi (discesa) affidate al pedale, mentre la melodia è sempre affidata al soprano con i suoi valori originali.
Versetto I
Versetto II
Versetto III
Versetto IV
Versetto V
Versetto VI
Versetto VII
Jesus Christus, unser Heiland BWV 665
“Gesù Cristo, nostro Salvatore” il titolo del corale tratto dall’autografo di Lipsia. In questo brano è più che mai evidente la correlazione tra testo e musica utilizzata dal grande compositore. Nella prima sezione è rappresentato il cammino della croce . L’ira di Dio e la sofferenza vengono sottolineati nella seconda e terza parte tramite l’uso di figurazioni dissonanti e cromatismi discendenti. La gioia delle resurrezione è efficacemente interpretata con l’inserimento di figurazioni più scorrevoli in una direzione ascendente.
Komm, Gott Schöpfer, heiliger Geist BWV 667
“Vieni, Dio Creatore, Spirito Santo” è un inno luterano per la Pentecoste, con parole scritte da Martin Lutero basate sul latino “Veni Creator Spiritus”. L’inno in sette strofe fu pubblicato per la prima volta nel 1524. Le sue melodie derivato dal canto dell’inno latino e da una successiva trasformazione di quella melodia.
Wir glauben all an einen Gott BWV 680
“Crediamo tutti in un solo Dio” è un inno luterano, una parafrasi del credo, di Martin Lutero e pubblicato per la prima volta nell’inno corale di Johann Walter Eyn “Geystlich Gesangk Buchleyn”.